Convegno in Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Milano: in cammino verso una nuova frontiera del benessere

In data 17 febbraio 2023 si è svolto presso la Sede Centrale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il convegno "IN CAMMINO VERSO UNA NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE". Si è trattata di una giornata-studio molto interessante e proficua che ha permesso alla nostra Associazione presente con alcuni relatori, un ricco confronto, ponendo le basi per future collaborazioni.

Il numero considerevole dei relatori intervenuti, tutti ampiamente competenti in materia sia dal punto di vista scientifico che esperienziale,  ha permesso di sviscerare la tematica relativa al cammino sotto vari punti di vista:

  1. Come esperienza personale legata al benessere fisico-mentale-emotivo-spirituale. Si è sottolineata la necessità di prendersi il proprio spazio e disporre del proprio tempo in una dimensione priva di vincoli e confini. Si è posto l'accento sull'azione del cammino intesa come attività totalmente disinteressata che non porta a nulla se non a noi stessi. Il bambino, come l'adulto, è spinto al movimento per il desiderio di raggiungere qualcosa, per curiosità, per uscire dai propri confini e dalla propria zona di comfort, per aprirsi al mondo; crescendo a ciò si aggiungono il bisogno di autodeterminazione, di relazione, di superamento dei propri limiti, spesso solo mentali. E' evidente che al ritorno dal cammino si può solo assaporare una sensazione di benessere, di piacere, di positività, una nuova visione di sè, colma di autostima, di voglia di rimettersi in gioco.
  2. Come esperienza educativa, ricordando i padri fondatori dell'outdoor education e di come questa pratica debba diventare una prassi educativa consolidata. Partendo dai bisogni fondamentali dei bambini, in primis lo stare a contatto con l'ambiente naturale, si è evidenziato come la pratica esperienziale in ambiente outdoor sia di supporto agli apprendimenti e metta in gioco tutta la sensorialità del bambini. E questi aspetti devono ritornare ad essere parte integrante dei curricoli formativi a partire dalla scuola dell'infanzia sino all'ambito Universitario.
  3. Come esperienza inclusiva che può davvero accogliere tutte le persone, indipendentemente dalle fragilità, dalla condizione fisica, economica e sociale. Il cammino è l'azione più antica e naturale dell'uomo, la prima che qualsiasi bambino vuole intraprendere e l'ultima che l'uomo vuole abbandonare. Tutti possono iniziare questa attività che oltretutto non richiede particolare attrezzatura e non ha vincoli di spazio e di tempo.
  4. Come esperienza sostenibile che riconcilia l'uomo con la natura. Una pratica, quindi, vissuta prioritariamente a contatto con la natura per riscoprirne il valore e il piacere che si riceve. Il potere terapeutico delle piante associato alla bellezza del paesaggio e al silenzio sono fattori indispensabili per garantire il benessere di qualsiasi persona.
  5. Come opportunità professionale. I numeri ad incremento esponenziale del turismo lento pongono l'accento sulla formazione di nuove figure professionali con competenze non solo motorio-sportive, ma ambientali e naturalistiche, di sostenibilità e di ecologia, dei veri e propri trainer del benessere in ambiente naturale. Si è parlato inoltre di rilancio dei borghi e dei territori attraversati dai cammini e dai percorsi turistici-ciclabili, anche e soprattutto in termini economici per la “rivitalizzazione” di strutture ricettive, di accoglienza e per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e culinario di quei luoghi.
  6. Come aspetto importante dell'economia della felicità. L'uomo, pur affannandosi per accumulare beni materiali, deve prendere atto che esiste una soglia oltre la quale non è più il denaro o la ricchezza materiale che gli garantiscono la felicità. E allora questa tanti agognata dimensione di benessere va ricercata nella bellezza dell'arte, della musica, del volontariato, del darsi agli altri, del contatto con la natura, della pratica motoria. Il cammino inteso come attività fisica in ambiente naturale va sicuramente in questa direzione.

In tutto questo il Cammino del Po era presente, non solo con una delegazione, tra cui due relatori appartenenti al direttivo, ma anche come progetto che è stato presentato alla platea e che diventerà campo esperienziale per gli Studenti Universitari.

Infatti il convegno è stato anche l'occasione per porre le basi per nuove collaborazioni, nuovi progetti e nuove esperienze educative rivolte agli studenti.

Nel suo intervento conclusivo il Prof. Stefano Tirelli, promotore e ideatore di Sport for Nature, ha parlato dell'avvio di un imminente corso universitario che avrà come focus la pratica motorio-sportiva in ambiente naturale. E proprio l’avvio di questo nuovo percorso formativo sarà l'occasione per presentare una nuova esperienza ludico-sportiva, sempre rivolta agli studenti universitari: la discesa del Po. Tre giorni di pratica motorio-sportiva immersi o circondati dal Grande Fiume e dal suo ambiente naturale circostante. Gli studenti avranno modo di sperimentare la discesa a piedi, in bicicletta, a nuoto o in canoa. L'dea è quella di legare la nuova proposta universitaria ad esperienze ben consolidate sul territorio casalasco-viadanese come la classica Discesa del Po che da anni, il primo fine settimana di settembre, l'associazione Persona e Ambiente, in collaborazione con le Canottieri di Casalmaggiore, magistralmente organizzano. Tante novità ci attendono. E siamo solo agli inizi!

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